Antivegetativa Coppercoat, e per dieci anni non ci pensi più
La primavera si avvicina, le giornate si allungano, gli uccellini cinguettano e nei piazzali delle darsene i primi assonnati timidi armatori escono dal letargo facendo capolino da sotto gli invasi delle loro barche. Si rinnova un rito vecchio di secoli: le antivegetative.
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E allora perché non approfittare per togliersi il pensiero per i prossimi dieci anni e optare per una Coppercoat.
Il procedimento è un po’ più complicato e costoso delle normali antivegetative ma alla fine della fiera più economico. Proprio in funzione del fatto che – nei nostri mari – per almeno dieci anni non ci pensi più.
L’antifouling Coppercoat è un’antivegetativa a base di acqua e senza solventi, composta da resina epossidica e polvere di rame puro ad alta resistenza.
Il prodotto si presenta in 3 componenti, 2Kg di polvere di rame, 0,5l di epoxy resin e 0,5l di indurente, che andranno poi miscelati e stesi sulla carena portata a gelcoat e pulita con attenzione.
Con il passare del tempo l’unica cosa che si forma sulla carena è una leggera patina di limo, che si rimuove facilmente con una spugna, con spazzola di media durezza, oppure, con acqua a pressione se la barca è fuori dall’acqua.
I costi: secondo quanto riportato dal sito del rivenditore ufficiale italiano in media su imbarcazione a vela di 8,50 m con baglio di 2,90 m e pescaggio di 1,60 m sono necessarie 4 units di prodotto, per una spesa totale di poco inferiore ai 600 Euro.
Last but (forse) not least, essendo una miscela di resina epossidica e rame è anche un ottimo trattamento antiosmosi.
Coppercoat è applicabile sia su barche a vela che a motore. Da tenere solo presente che almeno ogni paio d’anni la barca va alata per fare manutenzione a prese a mare, zinchi, linee d’asse, piedi poppieri e compagnia cantando…
Come funziona Coppercoat
Durante l’immersione, l’acqua di mare attacca la polvere di rame puro esposta, causando la formazione di ossido rameoso. Questo agente anti-incrostazione altamente efficace impedisce la crescita finché la superficie non si degrada ulteriormente per diventare cloridrato rameico. Questa forma finale di rame è altamente instabile e viene lavata via dal movimento dello yacht, rimuovendo così qualsiasi accumulo di limo o melma. Ciò rivela automaticamente una superficie fresca ricca di rame, per cui il processo ricomincia.
Con uno spessore medio di almeno 200 micron di Coppercoat applicato in un trattamento e un tasso di corrosione tipico di 5 micron all’anno, è facile comprendere come questo rivestimento offra una protezione così duratura ed efficace.
Inoltre, le intrinseche qualità impermeabilizzanti dell’epossidico garantiscono che il trattamento Coppercoat contribuisca a prevenire l’osmosi nelle imbarcazioni in GRP e offra una protezione extra contro la corrosione nelle imbarcazioni in acciaio.
Con il supporto in resina che isola ogni particella di rame, il rivestimento finale è inerte e non conduttivo. Di conseguenza Coppercoat non causa problemi di elettrolisi o decadimento catodico in imbarcazioni in acciaio o alluminio. Gli anodi sacrificali devono essere montati nel modo consueto.
Info su www.coppercoat.it