Nave Scuola Palinuro a Trieste – Giorni e Orari di Visita
Lasciata Venezia il 3 ottobre a partire dal 4 la Nave Scuola della Marina Militare italiana Palinuro è ormeggiata al porto di Trieste in occasione della Barcolana.
Il veliero della Marina Militare giunge a Trieste al termine della 59ª Campagna a favore degli allievi marescialli e della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” di Venezia, conclusa nel porto di Brindisi lo scorso 17 agosto.
L’8 ottobre, sarà possibile ammirare Nave Palinuro nel Golfo di Trieste assieme alle imbarcazioni che si contenderanno la vittoria della regata più grande del mondo.
La nave goletta della Marina Militare sarà inoltre aperta alle visite a favore della popolazione nei seguenti giorni e orari:
mercoledì 4 ottobre dalle 15.00 alle 19.00;
giovedì 05 ottobre dalle 09.00 alle 11.00;
venerdì 06 ottobre dalle 15.00 alle 17.00;
sabato 07 ottobre dalle 15.00 alle 19.00.
Nave Palinuro
Il Palinuro attuale fu varato nel 1934 nei Cantieri Navali Dubigeon di Nantes in Francia, con il nome di “Commandant Louis Richard”. Fino all’inizio del secondo conflitto mondiale la nave, di proprietà di una società privata francese, fu destinata al ricco commercio della pesca e del trasporto del merluzzo nei Banchi di Terranova.
Al termine del secondo conflitto mondiale la Marina Militare Italiana, a seguito della perdita della nave scuola Cristoforo Colombo (gemella dell’Amerigo Vespucci), consegnata alla ex Unione Sovietica quale risarcimento dei danni di guerra, si interrogò sulla necessità di continuare ad addestrare i propri equipaggi sulle grandi navi a vela.
Lo Stato Maggiore decise di mantenere l’esperienza professionale che da decenni si tramandava sui velieri quale elemento fondante della formazione marinaresca dei propri equipaggi.
Nel 1950, quindi, la nave fu acquistata dalla Marina Militare Italiana che la sottopose ad una serie di importanti lavori trasformandola nella “Nave Scuola Palinuro”.
Il Palinuro è una “Nave Goletta”. Il termine indica che la nave è armata con tre alberi di cui quello prodiero, detto trinchetto, è armato con vele quadre, mentre gli alberi di maestra e di mezzana sono armati con vele di taglio (rande, frecce e vele di strallo). A questi alberi si aggiunge il bompresso, un quarto albero che sporge quasi orizzontalmente dall’estremità prodiera, anch’esso armato con vele di taglio (fiocchi). La superficie velica complessiva è di circa 1.000 mq., distribuiti su quindici vele. L’altezza degli alberi sul livello del mare è di 35 metri per il trinchetto, 34,5 metri per la maestra e di 30 metri per l’albero di mezzana.
Lo scafo, così come gli alberi, è in acciaio chiodato ed è suddiviso in tre ponti. Sotto il ponte principale (detto di coperta) sono ubicati i locali di vita dell’equipaggio e degli Allievi, mentre sopra sono collocate le sovrastrutture del castello prodiero e del cassero poppiero. Sul cassero, all’estrema poppa, è situata la Plancia di Comando, invece al suo interno sono ubicati gli alloggi e i locali di vita degli Ufficiali e dei Sottufficiali, la cucina e il forno.
Nave Palinuro svolge due compiti principali: offrire il supporto necessario alla formazione degli Allievi Sottufficiali e contribuire alla proiezione d’immagine della Marina Militare. Il primo obiettivo si realizza durante le campagne d’istruzione annuali, quando a bordo della nave imbarcano, in aggiunta all’equipaggio, gli Allievi della Scuola Sottufficiali di Taranto (Mariscuola Taranto). In questa occasione gli Allievi Marescialli affrontano diverse settimane di navigazione, per molti di loro si tratta della prima esperienza d’imbarco durante la quale sono sottoposti ad un intenso programma di formazione nel settore marinaresco, della sicurezza, condotta della navigazione e nell’ambito etico-militare.
Il contributo promozionale e di proiezione d’immagine della Marina Militare si manifesta principalmente durante le soste nei porti nazionali ed esteri, durante le quali la Nave testimonia verso la popolazione e le Autorità locali le più antiche tradizioni della marineria italiana.
Il motto di Nave Palinuro è “Faventibus Ventis”, “Con il favore dei venti”.
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