Beneteau Figaro 3 – Il primo Monoscafo Monotipo a foil
Beneteau ha ufficialmente tolto il velo su quello che sarà il prossimo Figaro 3, che a partire dal 2019 andrà a sostituire il Figaro 2, prodotto in un centinaio di scafi a partire dal 2003.
Modernità, affidabilità e prestazioni. Combinando la propria esperienza e la competenza degli architetti navali Van Peteghem – Lauriot-Prévost, il Gruppo Bénéteau propone la Classe Figaro, il primo monoscafo monotipo a foil mai concepito.
• Il Figaro Bénéteau 3 sarà sulla linea di partenza della Solitaire Le Figaro dal 2019.
• Un monotipo monoscafo equipaggiato con i foil.
• Creazione della Bénéteau Racing Division Group.
Questo Figaro Bénéteau 3 è frutto della collaborazione tra gruppo Bénéteau, la Classe Figaro, OC Sport, che organizza la Solitaire URGO- Le Figaro e Le Figaro group. Disegnata dagli architetti Van Peteghem – Lauriot-Prévost, che hanno vinto le ultime due Vendée Globe. Una barca che rispecchia la tendenza attuale, con un design pensato per durare.
Foil, un albero spostato più a poppa e una carena più performante
Il primo prototipo sta entrando nella fase di costruzione e sarà pronto per essere varate e testato nel corso dell’estate 2017. E’ stato stabilito che il Figaro Bénéteau 3 sarà nella categoria di progettazione A ISO / World Sailing.
Sarà all’insegna della modernità, foil, sì, ma anche una carena più performante, che sarà senza ballast, con una chiglia più stretta e leggera, un albero spostato più a poppa e un piano velico più generoso. Infine, le direttive erano che fosse affidabile quanto il predecessore, il Figaro II. VPLP afferma che se un foil si dovesse rompere in caso di collisione, non ne sarebbe danneggiata la struttura della barca.
La verità sul Figaro Bénéteau 3
I foil – Come spiega Vincent Lauriot-Prévost, diversamente da quelli degli Imoca60 questi avranno un profilo rivolto verso l’interno. «The versatile foil we’ve created provides more than just the dynamic power and vertical lift that is sought after in Imoca. We’ve designed it in such a way that it creates as little resistance as possible in the light airs and reduces leeway at full speed.»
Lo scafo al di sotto della linea di galleggiamento
Realizzato in sandwich di schiuma, fibra di vetro e resina poliestere, è in linea con i progetti attuali. Il cambiamento più significativo è la scomparsa delle cisterne di zavorra.
La chiglia – Più profonda, con una pinna più stretta, genererà meno resistenza. Questo sarà accompagnato dalla riduzione dello scarroccio creato dai foil.
Albero e piano velico – Come negli Imoca60, l’albero è portato più a poppa, ciò permette di armare vele più performanti, è previsto un bompresso a prua. I solitari navigheranno con una randa square-top, un genoa e naturalmente un fiocco, nonché uno spinnaker armato in testa di 105 m² e, a cercare velocità nelle arie leggere, un piccolo gennaker.
Al fine di ottimizzare la produzione di barche in serie, pur nel rispetto dei drastici criteri del monotipo, il Gruppo ha appena creato Bénéteau Racing Division Group. Si tratta di un segnale forte del desiderio della società di andare avanti con l’innovazione che è orientata verso le prestazioni. Un cantiere dedicato è stato attivato a Nantes-Cheviré (Loire-Atlantique). Questo hub comprende una quindicina di esperti e avrà anche il compito di dirigere e produrre i progetti futuri del Gruppo in campo agonistico.
Bénéteau Racing Division Group dovrà produrre un primo lotto di 50 Figaro Bénéteau 3 per la fine del 2018. A quel punto, la classe li distribuirà tra i membri per sorteggio, in modo da mantenere equità sportiva.
I Foil sono chiaramente il futuro, specialmente in un ambito sportivo. Gli skipper saranno in grado di fare i conti con questi strumenti nel Figaro e questo darà loro gli strumenti per spostarsi eventualmente su qualcos’altro, se lo desiderano.
Ci saranno sicuramente i guadagni in termini di velocità, anche solo grazie al nuovo scafo e al nuovo piano velico. Tuttavia, anticipa quanto non è facile, soprattutto per una piccola barca. Questi dovrebbe equivalere a circa il 15% nelle andature in poppa.
Technical specificiations
LOA 10.85 m
Hull length 9.75 m
Waterline length 9.00 m
Max beam 3.40 m
Waterline beam 2.40 m
Draft 2.50 m
Light displacement 2900 kg
Ballast 1100 kg
Mainsail area 39.5 m²
Jib area 30.5 m²
Large spinnaker area 105 m²
Questa barca moderna e performante dal costo non folle metterà la parola fine alle classi 9.50 e 40, io ne sono convinto, ma lo pensano anche alcuni esperti francesi della Voile au Large
Io spero che questo dia il via anche a un rinnovato impegno di Beneteau nel settore barche da crociera performanti, perché della linea First ormai non c’è quasi più niente a listino.