Professionismi nella nautica
Una delle sciagure della nautica, a mio parere, è sempre stata la scarsa professionalità e il pressapochismo di un gran numero di addetti ai lavori. “La nautica attira laggente coi sordi, si sta al mare, ci sono le barche, si sguazza nel lusso, la nautica è glamour”. Parafrando il noto modo di dire: stare in barca è sempre meglio che lavorare.
Grazie alla segnalazione di Beppe Zavanone leggo su FareVela di un salvataggio appena portato a termine tra Talamone e l’Isola del Giglio dalla Nave Diciotti, la stessa che ha scortato la Concordia fino a Genova.
Da due giorni la fidanzata di un diportista non aveva avuto più notizie dopo la sua partenza a bordo di un natante, ha così chiamato il 1530. Il diportista, che gestisce un noleggio di natanti al Giglio Campese, era partito da Talamone diretto appunto al Giglio. Lo aveva fatto, però, senza avere con sè nè una radio Vhf nè un cellulare.
Secondo quanto leggo su www.giglionews.it, inoltre, da una prima ricostruzione sembrerebbe che l’imbarcazione abbia avuto un guasto al motore poche decine di minuti dalla partenza. Non avendo con sé alcun dispositivo di segnalazione, il giovane non era riuscito a farsi notare da alcune imbarcazioni che passavano ad una certa distanza.
la Nave Diciotti ha individuato il diportista in difficoltà presso le Formiche di Grosseto, a 7 miglia a nord ovest dal Monte dell’Argentario.
Ora… colui che gestisce un noleggio di natanti che parte senza mezzi per comunicare e senza alcun dispositivo di segnalazione, come dota le barche che noleggia e che genere di consigli può essere in grado di dare ai propri clienti?
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