Teak di provenienza illegale su A, Sailing Yacht di Andrey Melnichenko
Non c’è pace per il Sailing Yacht A, il megayacht del magnate russo Andrey Melnichenko. Prima l’albero rotto in fase di test, poi sembrava non potesse uscire dal Baltico a causa delle sue dimensioni, poi ancora il sequestro a Gibilterra per 15 milioni di dollari non pagati dall’armatore.
Ora Nobiskrug, il cantiere di Kiel che l’ha costruito, è sotto inchiesta per aver utilizzato del teak del Myanmar di provenienza illegale. Il legno è stato acquistato da una società controllata dal governo birmano che è stato sanzionata quest’anno.
Axel Bieler, che indaga sul caso, ha detto che un esperto ha preso campioni di legno utilizzati per la costruzione e l’analisi di struttura e composizione degli anelli ha provato che non è venuto da una piantagione legale. Bieler ha detto che non è chiaro se la provenienza illecita fosse nota al cantiere.
Dopo due mesi di indagini la Environmental Investigation Agency ha accusato il fornitore spagnolo del legno, Teak Solutions, insieme ad altri otto fornitori europei di ignoranza volontaria sulla fonte del loro legname.
EIA ha identificato una spedizione di 1.278 pezzi di teak che costano 174,750 euro usati sullo yacht. Questa è stata una delle tante spedizioni dal Myanmar dalla Teak Solutions, importati in diretta violazione del regolamento sul legname nell’Unione Europea.
Il cantiere ha detto: “Sosteniamo le indagini della Procura di Kiel e stiamo cooperando pienamente con le autorità. Abbiamo grande interesse a smentire rapidamente le accuse, tanto più che l’Agenzia federale per l’agricoltura e l’alimentazione ha interrotto indagini simili nella stessa causa contro di noi l’anno scorso“.
Disegnato da Philippe Starck e costruito in Germania, A, è lungo 142 metri, è largo quasi 25, alto 90 e si stima sia costato oltre 400 milioni di euro.
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