Il mare d’inferno, confessioni di un velista eretico
L’ultima volta che sono stato in barca con Matteo Rinaldi stavamo traversando dalla Croazia a Caorle spinti da un gagliarda ma gestibilissima Bora, l’ideale per godersi una stupenda veleggiata su quella rotta. Lui era schiantato moribondo in cuccetta devastato dal mal di mare. Una cosa per la quale lo perculerò per tutta questa vita e la prossima, quando per punizione si reincarnerà in un prodiere.
Da uno così, affetto da questa curiosa forma di masochismo, appassionato di vela pur soffrendo il mal di mare, non potevano uscire che dei racconti straordinariamente esilaranti, che lui pubblicava sul suo blog e io spesso rilanciavo qui su VelaBlog.
Digital Index questi scritti, riveduti e arricchiti, li ha raccolti e ne ha fatto un libro dal titolo Il mare d’inferno, confessioni di un velista eretico.
Il libro raccoglie pensieri, idee, esperienze, filosofie e dis-avventure veliche che neanche Russell Crowe, neanche Joshua Slocum, neanche Antonio Pigafetta, non a caso suo concittadino, famoso per essere stato il primo ad aver raccontato il viaggio a vela con cui Magellano ha cambiato il mondo.
Un libro che vorrebbe cambiare il destino degli aspiranti naviganti che lo leggeranno. Dopo l’ultima pagina infatti, non dovrebbero pensare neanche per scherzo di salire su una vela.
Il mare d’inferno, confessioni di un velista eretico è disponibile in qualsiasi formato on line: Kindle, iPod, tablet e smartphone.
Info su www.digitalindex.it e www.facebook.com
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