Volvo Ocean Race – Finalmente fuori dalle calme equatoriali
Sembra che la flotta della Volvo Ocean Race sia finalmente riuscita a togliersi dalle insidie delle calme equatoriali e, rientrata nell’emisfero nord, abbia imboccato l’autostrada verso Hong Kong
Tutte e sette le barche hanno ormai attraversato la linea dell’Equatore, e secondo il rilevamento delle posizioni delle ore 14 stanno per entrare nel flusso degli alisei, che dovrebbe portarle fin sul traguardo di Hong Kong. Una volta che saranno entrati nel vento costante da est, potranno godere di un aria intorno ai venti nodi e navigare verso la meta, in netto contrasto con le condizioni di bonaccia delle calme equatoriali vissute negli ultimi cinque giorni. Finirà anche la necessità di fare manovre continue per evitare le nuvole temporalesche tipiche dei Doldrum e si potranno tracciare rotte più dirette e veloci.
Tuttavia i team dovranno continuare a prestare la massima attenzione ai temporali e ai colpi di vento che potrebbero ancora modificare la graduatoria parziale. “Ci sono state condizioni davvero difficili.” Ha spiegato l’olandese Carolijn Brouwer, da bordo di Dongfeng. “Il vento è passato da 4 a 11 nodi e abbiamo dovuto portare tutto il peso a poppa. Non appena finito, il vento è calato di nuovo e via con un nuovo spostamento. E’ una specie di balletto faticoso.”
Secondo l’ultimo rilevamento delle posizioni Dongfeng, che è la barca più a est di tutta la flotta, è in ultima piazza ma la Brouwer ha dichiarato che l’equipaggio era fiducioso di poter rientrare bene, una volta agganciati gli alisei. “L’ultimo report non era tanto buono per noi, ultimi, ma visto dove siamo e come ci aspettiamo che evolva la meteo, non è proprio così male. Abbiamo cercato di salire più a nord possibile. La prima barca a entrare nel nord-est guadagnerà molto, è questo il nostro obiettivo. Siamo contenti di essere la barca più a est.”
Chi sta lottando per rifarsi sotto e per ottenere un posto sul podio a casa propria è Team Sun Hung Kai/Scallywag che invece ha optato per una posizione totalmente all’opposto, circa 50 miglia a ovest della flotta, per cercare di fare meno strada possibile nell’ampia curva verso sinistra e Hong Kong. Lo skipper di Scallywag Dave Witt ha ammesso onestamente che il suo team desidera arrivare a casa davanti agli avversari, dopo essere stato nelle retrovie per la maggior parte della tappa e che lui e la navigatrice Libby Greenhalgh oggi hanno scelto di fare la loro mossa.
Essendo la barca più a ovest, e dunque più vicina in linea teorica all’arrivo, Scallywag è balzata in testa alla classifica e fa registrare anche un’ottima velocità. Le previsioni dicono che potrebbero ritrovarsi a stretto contatto con le altre barche, una volta che la flotta si ricompatterà per far rotta sul traguardo.
Il passaggio nell’emisfero nord ha anche portato con sé il ritorno di Re Nettuno, che ha dato il benvenuto alle matricole dell’Equatore. Nella seconda tappa, da Lisbona a città del Capo, sono stati 21 i velisti e sei gli onboard reporter che hanno fatto il loro ingresso a corte. Questa volta i novellini sono stati Sam Newton su Team Brunel, Hannah Diamond di Vestas 11th Hour Racing, Bleddyn Mon e Bernardo Freitas di Turn the Tide on Plastic e Trystan Seal di Scallywag. Kyle Langford nel ruolo di Nettuno ha coperto il malcapitato Newton di avanzi di cibo e gli ha regalato una nuova acconciatura.
Ma, con poco meno di 3.000 miglia ancora da percorrere, ci sarà tempo per far ricrescere almeno un po’ i capelli prima di arrivare a Hong Kong dove, secondo le ultime proiezioni, i primi potrebbero giungere intorno al 19 gennaio.
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