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Yara, torna a navigare lo Sciarrelli “perduto”

novembre 3, 2022 / Commenti disabilitati su Yara, torna a navigare lo Sciarrelli “perduto”

Dopo oltre 40 anni di assenza dalle coste italiane, praticamente sconosciuto agli appassionati, Yara, questo splendido yacht a vela in legno lungo 15 metri, da sempre appartenuto a una stessa famiglia, è tornato a navigare in alto Adriatico. La barca, varata nel 1977 dal Cantiere veneto Crosato, è stata disegnata dal triestino Carlo Sciarrelli, il Maestro della progettazione di scafi classici scomparso nel 2006.

YARA_il pozzetto_Foto Maccione

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Oggi, dopo una serie di recenti lavori di ricondizionamento, è pronta a veleggiare al comando di chi desidererà impiegarla per crociere d’altura o per farla partecipare ai raduni e alle regate dedicati alle barche d’epoca, con la certezza che non passerebbe inosservata.

YARA, DALL’ADRIATICO ALLA TURCHIA

Yara è uno sloop Marconi in legno lungo 15,25 metri, varato nel 1977 presso il cantiere Piero Crosato, all’epoca insediato a Jesolo, in provincia di Venezia. Già dall’anno successivo la barca è in rotta verso la Grecia, con destinazione finale la Turchia e più precisamente Kusadasi, località della costa occidentale a oltre 500 chilometri a sud di Istanbul, ove è presente uno dei marina turistici più importanti del Paese. Qui stabilisce la propria base per un trentennio, accogliendo ogni anno per le vacanze estive la famiglia milanese da sempre proprietaria dello yacht. Nel 2008 avviene il ritorno in Italia, momento in cui viene alata a Monfalcone presso il Cantiere Alto Adriatico per il rifacimento della coperta in teak. Mutate esigenze impongono una sosta “prolungata”, al punto che Yara viene posta su invaso e rivestita con teli protettivi fino al 2021. Dopo una nuova serie di interventi, tra i quali la riverniciatura dello scafo, delle sentine e il rinnovo dell’impianto idraulico, torna in mare nel settembre 2022 confermando la solidità del progetto, una costruzione monolitica in lamellare incrociato di mogano, al punto da non evidenziare né marcescenze, né infiltrazioni di acqua. Oggi, dopo essere appartenuta per 45 anni ad una stessa famiglia, Yara potrebbe essere ceduta ad un nuovo appassionato velista che apprezzerebbe e valorizzerebbe uno dei progetti classici più datati del Maestro Sciarrelli, con la certezza che non passerebbe inosservata in occasione dei raduni di barche d’epoca ai quali potrebbe partecipare (scrivere a contatti@yara-sciarrelli.it).

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