febbraio 19, 2016 /
Commenti disabilitati su Sostituire gli interni in vinile di una barca
Per i cantieri, il vinile è relativamente a buon mercato e facile da installare, vi è una vasta scelta di colori (soprattutto colori tenui per alleggerire interni scuri), aiuta anche a isolare la cabina, le superfici sono facili da pulire e sono di solito trattate per resistere muffa. Per questi motivi è ampiamente usato dai cantieri.
Purtroppo però dopo un po’ di tempo, sopratutto in ambienti molto umidi, le muffe vincono la battaglia e comunque prima o poi la schiuma sottostante degrada, marcisce e tutto il rivestimento inizia a scollarsi.
Practical Boat Owner ha seguito il lavoro di un tapezziere e ha pubblicato un bel articolo su come fare per sostituire il vinile degli interni di una barca.
E’ in inglese ma con un piccolo aiuto da google translate è abbastanza comprensibile.
L’articolo completo su www.pbo.co.uk
maggio 21, 2014 /
Commenti disabilitati su Un modo pratico per riporre la cima galleggiante
Visto sul gruppo facebook dedicato ai piccoli First di casa Beneteau, un tubo di plastica rivestito di (apparentemente) feltro con due piccoli moschettoni da attaccare alla draglia.
Il tutto pensato per riporre in modo pratico ed elegante la cima galleggiante del salvagente, cima notoriamente ingombrante e scomoda ma obbligatoria tra le dotazioni di sicurezza.
Via | www.facebook.com
marzo 26, 2013 /
Commenti disabilitati su Tattiche di regata – Il Goniometro
Viste le continue innovazioni in campo bussole da regata ho deciso di parlare di un metodo straordinariamente innovativo per la tattica di regata.
E’ uno strumento digitale (nel senso che si mette a punto coi ditini) altamente tennologico e di cui sentiremo parlare molto in futuro. E’ anche ecologico perchè prende la sua energia da fonti rinnovabili, l’uomo va a pastasciutta, pane e salame… è anche waterpoof e rispetta la direttiva CE sulla compatibilità elettromagnetica.
Si prende un goniometro e lo si attacca ad una tavoletta in modo che possa ruotare. Sulla tavoletta all’altezza del bordo del goniometro si segna un’ipotetica direzione del vento, poi si segnano gli angoli di bolina e di poppa della propria barca. Volendo si possono piazzare anche due tacche a +90 e -90 gradi per trovare il lato buono della linea di partenza.
Una volta che il comitato ha dichiarato i gradi bussola della boa di bolina si fanno coincidere questi gradi sul goniometro con la direzione del vento segnata sulla tavoletta… et voilà… d’incanto confrontando la rotta segnata sulla nostra bussola con gli angoli segnati sulla tavoletta avremo buoni, scarsi e lato favorevole sulla linea di partenza.
(Questo è un post del vecchio Velablog riportato sul nuovo)