agosto 23, 2017 /Commenti disabilitati su Barca a vela incastrata sotto un ponte a Barmouth
Lunedì 21 agosto 2017 i volontari della base RNLI di Barmouth sono stati chiamati dalla Guardia costiera inglese a lanciare entrambe le loro barche quando una barca a vela di circa 10 metri è rimasta incastrata solo un locale ponte.
Una volta accertato che a bordo della barca non c’era nessuno, che la corrente era molto forte e che la barca era vincolata al ponte tramite le proprie sartie, l’equipaggio della RNLI ha deciso di attendere il cambio di marea per intervenire in sicurezza.
Al cambio della marea l’albero si spezzato svincolando lo scafo e permettendo alla barca di salvataggio di rimorchiarlo in un posto sicuro.
giugno 24, 2017 /Commenti disabilitati su Video – RNLI di Londra soccorre un uomo e un cane nel Tamigi
Domenica 11 giugno 2017 un equipaggio della RNLI di Londra soccorre un uomo che si è tuffato nel Tamigi per recuperare un cagnolino che era accidentalmente caduto nel fiume.
L’uomo era in equilibrio precario sulle catene attaccate all’argine, stringendo a sé il cane che aveva saltato il muro ed era atterrato nelle acque fredde del fiume della capitale, noto per le sue correnti di marea e l’acqua in rapido movimento.
L’equipaggio dalla stazione di salvataggio Tower lifeboat station – situata sotto il ponte di Waterloo – sono stati invitati a partire dalla Guardia Costiera subito dopo 7:45 di Domenica 11 giugno, in seguito alle segnalazioni di un cane caduto nel fiume vicino a Ospedale di San Tommaso.
Mick Nield, membro dell’equipaggio della scialuppa di salvataggio, ha detto: ‘Mentre ci avvicinavamo al Westminster Bridge ci hanno dato un aggiornamento che una persone era entrata nel fiume per cercare di aiutare il cane. Siamo arrivati sul posto e si poteva vedere un uomo che si trovava in piedi sulle catene appena sopra al pelo dell’acqua con il cane in braccio.
Il cane si è poi felicemente riunito con i suoi proprietari.
maggio 11, 2017 /Commenti disabilitati su Velista inglese in salvo grazie al suo PLB
Il 10 maggio un uomo che stava navigando in solitario, che quando si è sentito male ha attivato il suo personal locator beacon (PLB), è stato soccorso e portato in ospedale.
La guardia costiera del Regno Unito ha ricevuto l’avviso alle 2:40 del pomeriggio e grazie al fatto che l’uomo aveva registrato il proprio dispositivo ha potuto fare le necessarie verifiche contattando il suo parente più prossimo. La moglie dell’uomo ha confermato che stava navigando tra Portland e Portsmouth.
A quel punto la guardia costiera ha inviato un elicottero e richiesto che venga inviata una Lifeboat della base RNLI di Weymouth sul luogo dal quale proveniva il segnale. Una volta localizzato, l’uomo, trovato privo di conoscenza all’interno della sua barca a vela di 20 piedi, è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Dorchester.
Parlando a nome della Guardia Costiera, Aimee Phillimore, ha detto che questa operazione ha mostrato l’importanza di un personal locator beacon. “Questo è un grande esempio di come un localizzatore personale, se usato correttamente e registrato, può salvare la vita di una persona”.
La RNLI ha rimorchiato la barca a Weymouth Harbour.
aprile 19, 2017 /Commenti disabilitati su Campagna CA per migliorare la visibilità delle attrezzature da pesca
Partiamo da un dato: in un solo anno la RNLI è stata chiamata a risolvere 295 casi di eliche “imprigionate” in nasse da pesca. Una stazione di salvataggio ha detto che il 25% delle chiamate ricevute venivano da imbarcazioni “catturate” da attrezzature da pesca. La maggior parte dei membri della Cruising Association (CA) dicono però che avrebbero cercato di risolvere autonomamente il problema, questo dato potrebbe essere dunque una frazione rispetto al numero effettivo.
Per questo la Cruising Association ha invitato i diportisti a firmare una petizione affinché il governo inglese prenda in considerazione la possibilità di discutere una legge che fissi delle regole destinate a rendere più efficiente e migliorare la visibilità degli attrezzi da pesca in mare.
marzo 2, 2017 /Commenti disabilitati su Famiglia lancia il Codice di Emily per salvare vite umane in mare
Emily’s Code mira a prevenire gli incidenti in mare evidenziando alcuni punti chiave sulla sicurezza e lasciando un’eredità in memoria della 14enne Emily Gardner.
Il 2 maggio 2015 Emily è annegata in un incidente in barca a causa di giubbotto di salvataggio indossato male. Il Codice di Emily mette in evidenza alcuni dei rischi che hanno contribuito a causare l’incidente di Emily.
I genitori di Emily, Clive e Debbie Gardner, stanno lanciando il Codice con il supporto della Royal Yachting Association (RYA), HM Coastguard, British Water Ski and Wakeboard, e la RNLI per sensibilizzaree i proprietari di barche di piccole dimensioni e gli utenti.
I genitori di Emily hanno detto: “Molti genitori come noi non hanno la consapevolezza di quali siano le linee guida di sicurezza sulla nautica da diporto e non hanno mai usato un barca prima. Quando Emily è andata in gita con i suoi amici, siamo stati rassicurati che la sicurezza era di primaria importanza e che l’attrezzatura era di prim’ordine.
“Se una sola famiglia vede questo e agisce per proteggere i loro figli in acqua, il Codice di Emily avrà avuto successo e il nome di Emily continuerà a vivere. Qualcosa di semplice come controllare che il vostro giubbotto di salvataggio o di galleggiamento sia indossato correttamente può salvare la vita. Quindi siate intelligenti è seguite il Codice di Emily”.
febbraio 1, 2017 /Commenti disabilitati su Tenta di attraversare l’Atlantico su una deriva, salvato dalla RNLI
E’ una notizia del 2014 ma io la scopro solo oggi grazie a .sNIPEOUT.. Un simpatico bulgaro di 30 anni è stato soccorso cinque miglia al largo delle coste del Dorset, UK, mentre tentava di attraversare le 3.500 miglia di Atlantico che separano l’Inghilterra dagli USA su una deriva acquistata qualche giorno prima a Christchurch.
Dei diportisti di passaggio hanno lanciato l’allarme dopo averlo visto apparentemente in preda al mal di mare mentre navigava in acque agitate al largo di Hengistbury Head, vicino Bournemouth.
Inizialmente l’uomo ha rifiutato l’assistenza della barca di salvataggio della RNLI continuando a dire “Vado ad ovest”. Dopo aver rifiutato l’assistenza per 45 minuti, l’equipaggio lo ha trascinato sulla barca e lo ha portato a riva.
Il membro dell’equipaggio della Lifeboat Pete Dadds ha detto che la deriva stava facendo acqua e l’uomo sarebbe morto se non fosse stato soccorso.
agosto 6, 2016 /Commenti disabilitati su Yarmouth Lifeboat Rescues Yacht With Broken Rudder In Violent Seas
Il 3 agosto la barca a vela olandese aveva rotto il timone ed era pericolosamente vicino alla secca Shingles Bank al largo di Needles Rocks, isola di Wight, quando è stata soccorsa dalla RNLI di Yarmouth.
In quella zona di scontrano le correnti del Solent e quelle dell’English Channel producendo un mare incrociato molto pericoloso.
La barca ruotava sull’ancora che aveva precedentemente calato, così l’equipaggio della RNLI ha chiesto di tagliare la cima per potersi avvicinare abbastanza da gettare una cima di rimorchio.
Al di là del salvataggio colpisce anche come, alla fine del video, la barca della RNLI depositi poi i “salvati” delicatamente in banchina con precisione millimetrica.
Il piccolo Brussels Griffon era intrappolato nel fango a Langstone Harbour, vicino Portsmouth, mentre la marea saliva velocemente.
Mini Mouse, questo è il suo nome, è stato avvistato mentre si dibatteva per liberarsi dalla fatale morsa del fango da due escursionisti che hanno prontamente allertato i soccorsi. La RNLI di Portsmouth ha inviato sul posto il gommone di salvataggio Brian’s Pride, che ha trovato il nostro eroe ormai esausto.
Infreddolito e coperto di fango, il cane è stato portato alla stazione RNLI per essere riscaldato, lavato e riconsegnato alla proprietaria (che lo stava cercando disperatamente dopo che era sparito da 24 ore).
Al netto dell’ironia, quelli della RNLI sono dei grandissimi.
luglio 5, 2016 /Commenti disabilitati su Il video dell’affondamento dell’Half Tonner Alchemist alla Round the Island Race
Le drammatiche immagini dell’affondamento dell’Half Tonner Alchemist alla Round the Island Race 2016 riprese dalla RNLI di Mudeford, chiamata a soccorrere l’equipaggio.
Condotta da Andrew Talbot, Alchemist ha colpito un relitto al largo dei The Needles e i membri dell’equipaggio sono stati soccorsi da un gommone RNLI di Mudeford con base a Christchurch. L’equipaggio è stato prelevato giusto pochi secondi prima che la barca affondasse in 17 metri d’acqua.
Disegnata da Dubois e costruita nel 1978, Alchemist era in regata senza il suo armatore, il commodore dello Island Sailing Club (circolo organizzatore dell’evento) Mark Wynter.
giugno 10, 2016 /Commenti disabilitati su In Inghilterra 92 annegati per selfie negli ultimi due anni
Nell’ambito della terza campagna annuale di prevenzione degli annegamenti Respect the Water responsabile della sicurezza costiera della
Royal National Lifeboat Institution, James Millidge, ha detto che nel 2015 nel Regno Unito sono morte per annegamento 168 persone, il più alto negli ultimi 5 anni. Quello che fa riflettere è che la metà di queste non aveva la minima intenzione di bagnarsi (leggi: entrare in acqua). Stavano semplicemente passeggiando lungo costa, arrampicando o pescando.
Solo negli ultimi due anni ben 92 persone hanno perso la vita facendosi un selfie, facendo un passo indietro di troppo o trascinati in mare da un’onda alla ricerca dello scatto perfetto.
Delle 168 persone annegate l’84% sono maschi, i più a rischio sono tra i 16 e i 39 anni.
James Millidge ha detto che la RNLI nel 2015 ha salvato dall’annegamento 385 persone e mira a dimezzare il numero di annegamenti antro il 2024.
Fondata nel lontano 1824, la RNLI (Royal National Lifeboat Institution) si occupa di salvare vite in mare nel Regno Unito e, se serve, nei dintorni. E’ un’associazione di volontariato che si finanzia prevalentemente attraverso donazioni.
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