Il VHF con sistema DSC non è obbligatorio
Qualche mese fa qualche rivista specializzata interessata più a fare clickbait attraverso i gruppi di vela su facebook che a fare informazione aveva “strillato” allo scandalo per una notizia, evidentemente non verificata, su un’imminente obbligo della dotazione del VHF, col sistema DSC (Digital Selecting Calling) per i diportisti. Il problema era che il patentino limitato RTF (conseguito senza esami, per il VHF) non è valido per il sistema DSC che richiede un’abilitazione specifica molto complessa (e scomoda) da conseguire.
Il 3 luglio Vela e Motore ha pubblicato una lettera in risposta a un diportista che chiarisce, e smentisce, qualsiasi ipotesi. La risposta e della Direzione Generale, divisione 7, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), ha recentemente fornito chiarimenti che vanno nella direzione di quanto abbiamo sopra esposto.
Innanzitutto, non esiste ancora alcuna nuova normativa definita e avviata alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, come invece qualche organo di stampa aveva paventato. La materia è oggetto di studio e valutazione, di confronto tra i Ministeri interessati, e “non è interesse dell’amministrazione – così la Direzione del MIT – avviare procedure di revisioni normative che mettano repentinamente in difficoltà l’utenza diportistica”.
Il Ministero è al lavoro per trovare il modo migliore per combinare la necessità di aumentare la sicurezza in mare, obiettivo principale della pubblica amministrazione, con l’esigenza di non aggravio per i diportisti. La possibilità di realizzare “percorsi di adeguamento semplificati per gli operatori radio del diporto, a similitudine di quanto previsto in passato per altri settori (pesca)”, è un’ipotesi tra le più accreditate.
Infine, viene ribadita l’intenzione di “non pesare eccessivamente con oneri amministrativi ed economici sull’utenza stessa”.
Via | www.velaemotore.it
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