Marsiglia, Inquinamento della costa meridionale: il tribunale ordina allo Stato di bonificare prima di giugno 2028
A Marsiglia l’inquinamento da metalli pesanti delle baie, dovuto al passato industriale della città, è stato appena riconosciuto dai tribunali. Entro giugno 2028 lo Stato dovrà bonificare 77 giacimenti su 29 ettari. Un progetto titanico che avrà un costo stimato di 150 milioni di euro.
Dietro la cartolina delle scogliere calcaree che si tuffano nel mare, si celano tonnellate di rifiuti tossici, spesso a cielo. Arsenico, piombo, zinco, mercurio. In totale, sono catalogati più di trenta metalli pesanti in 77 giacimenti, da Madrague de Montredon a Callelongue, su una superficie di circa 29 ettari.
Pericolo per la salute
“Tutti questi metalli sono CMR, vale a dire cancerogeni, mutageni, reprotossici”, spiega Rolland Dadéna dell’Associazione Santé Littoral Sud (ASLS) su “ici Provence”. Ciò può provocare malformazioni e recidivare nel tempo .
Il pensionato che vive nella zona spiega come questi inquinanti ancora attivi e volatili possano contaminare ben oltre le insenature: “Il vento trasporta le particelle su grandi distanze. Si stima che la zona contaminata possa estendersi fino a Mazargues, Le Prado. Su queste distanze, siamo certi che vi sia una significativa dispersione di polvere”.
L’inquinamento deriva dal passato industriale di Marsiglia, quando la città produceva acidi, tra cui la soda per il sapone, idrocarburi (lampade a cherosene) e piombo, dal XIX secolo fino alla chiusura nel 2009 dell’ultima fabbrica Legré-Mante.
I tribunali, attivati dalle associazioni di residenti locali e di tutela della natura, hanno ordinato allo Stato (sentenza del tribunale amministrativo di Marsiglia del 16 dicembre 2024, N.d.R.) di bonificare le calette.
Un progetto titanico che si estende su 29 ettari e che lo Stato dovrà ultimare entro il 30 giugno 2028, ma “senza sanzioni” , precisa su “ici Provence”, Florent Tizot, uno degli avvocati delle associazioni che da anni conducono questa lotta.