Nuove regole per navigare in Croazia (2025)
A partire da aprile in Croazia è entrata in vigore una nuova normativa sulla sicurezza marittima. Il nome ufficiale della normativa è “Regolamento sulla sicurezza della navigazione marittima nelle acque interne e nel mare territoriale della Repubblica di Croazia”. È disponibile a questo LINK.
Questo nuovo quadro normativo introduce diverse modifiche che riguardano diportisti, skipper e appassionati di sport acquatici. Definisce regole chiare sulle distanze dalla riva, sull’ancoraggio e l’ormeggio, sull’uso dei tender e sulle limitazioni per le moto d’acqua.
Se stai pensando di navigare in acque croate ecco cosa devi sapere per restare nel rispetto della legge.
Navigazione costiera: requisiti di distanza in base alle dimensioni dell’imbarcazione
Uno degli elementi più rigorosi e incisivi del nuovo regolamento è la distanza obbligatoria dalla costa: alle imbarcazioni è ora esplicitamente vietato avvicinarsi alla costa a una distanza inferiore a quella consentita dalle loro dimensioni.
Tipo di nave | Distanza minima dalla riva |
---|---|
Idrovolanti e imbarcazioni ≥ 30 m | 300 metri |
Barche da 15 a 30 metri | 150 metri |
Imbarcazioni sotto i 15 metri | 50 metri |
Tali distanze si applicano anche alle zone di balneazione organizzate, che restano rigorosamente vietate a qualsiasi tipo di imbarcazione.
L’obiettivo è migliorare la sicurezza dei bagnanti, ridurre lo stress ambientale e prevenire le collisioni in prossimità delle coste trafficate.
Ancoraggio e Ormeggio – Condizioni Aggiornate
L’ancoraggio e l’ormeggio lungo la costa sono ora chiaramente definiti:
- Le autorità portuali locali (Kapetaneries) possono imporre divieti o limiti specifici in base al luogo o all’orario .
- L’ancoraggio e l’ormeggio devono essere effettuati in modo da non rappresentare un rischio per le persone, le proprietà, l’ambiente o altre imbarcazioni.
- Le catene dell’ancora e le cime di ormeggio devono essere chiaramente segnalate e visibili e non devono ostacolare la navigazione delle altre imbarcazioni.
- L’ormeggio non è consentito se l’ imbarcazione e il suo sistema di ancoraggio (inclusa l’ancora, la catena o la cima) si estendono per più di 50 metri dalla costa.
- È vietato ormeggiare le imbarcazioni in modo da danneggiare la vegetazione costiera.
Ciò riflette una crescente attenzione verso pratiche di navigazione sostenibili e una migliore gestione delle aree costiere affollate.
Zone di ancoraggio vietate – Rimani informato
L’ancoraggio non è più consentito in diverse aree specifiche. Secondo il nuovo regolamento, è vietato:
- Dove le carte indicano una zona senza ancoraggio
- Nelle aree soggette a restrizioni da parte delle autorità portuali
- Vicino a cavi, condotte o scarichi sottomarini
- Entro 50 metri dai confini della zona di nuoto
- A 150 metri dalle spiagge naturali
- In modi che mettono in pericolo le persone, la vita marina o altre imbarcazioni
- Se la catena dell’ancora o la cima di ormeggio potrebbero ostacolare la navigazione
Prima di gettare l’ancora, è consigliabile controllare le carte nautiche e, se necessario, consultare le autorità locali.
Tender – Limite operativo di 500 metri
L’uso dei tender, spesso etichettati “t/t Yachtname” , ha ora limiti operativi più rigorosi:
- Possono operare solo entro una distanza di 500 metri dalla nave principale.
- Sono previste eccezioni per i trasferimenti verso la costa o i porti vicini.
Le imbarcazioni di servizio registrate in modo indipendente possono continuare a operare entro i limiti della loro licenza. Questa norma contribuisce a prevenire il sovraffollamento e l’uso improprio di piccole imbarcazioni negli ancoraggi più frequentati.
Personal Watercraft – Uso e limitazioni
Per gli stand-up paddleboard, i jetboard e le altre moto d’acqua (PWC) saranno previste regole chiare:
- Consentito solo tra l’alba e il tramonto
- Distanza massima di 300 metri dalla riva
- Vietato nelle zone di balneazione
Sebbene per queste tipologie di imbarcazioni non sia richiesta la registrazione, gli operatori devono comunque rispettare tutte le norme applicabili.
Cosa si intende per Personal Watercraft?
Il regolamento comprende un’ampia gamma di attrezzature sotto il termine “moto d’acqua”, indipendentemente dalla propulsione:
- Canoe e kayak
- Pedalò
- SUP (Stand-up paddleboard)
- Tavole da windsurf e kitesurf
- Tavole da surf elettriche
- Gonfiabili motorizzati (lettino/materasso gonfiabile elettrico)
- Scooter subacquei
Anche se non registrati, valgono le regole su zone, tempi e distanze.
Zone di immersione e strutture di sicurezza marittima
È richiesta particolare attenzione anche in prossimità dei siti di immersione e delle indicazioni di sicurezza marittima:
- Mantenere una distanza di almeno 50 metri da qualsiasi boa di immersione, a meno che non si stia assistendo attivamente un subacqueo.
- È severamente vietato ormeggiare vicino a dispositivi di assistenza alla navigazione o a strutture di sicurezza (come boe o fari).
Questi aggiornamenti mirano a migliorare la sicurezza dei subacquei e a ridurre gli incidenti causati da diportisti ignari.
Navigare in Croazia in sicurezza nel 2025
Le modifiche alla normativa sulla nautica in Croazia del 2025 introducono norme più precise per migliorare la sicurezza, la tutela dell’ambiente e il corretto utilizzo delle zone costiere.
I diportisti che si tengono informati e pianificano in anticipo trarranno vantaggio da:
- Meno incomprensioni con le autorità
- Navigazione più sicura vicino a spiagge e ancoraggi affollati
- Un’esperienza più piacevole e rispettosa sull’Adriatico
Se intendi navigare in Croazia nel 2025, è giunto il momento di rivedere le nuove regole e modificare le tue abitudini.
Via | mandinus.hr