Vendée Globe: Guirec Soudée 23°

Tagliando il traguardo alle 09:18 dell’8 febbraio, Guirec Soudée non solo si è assicurato il 23° posto, ma il trentaduenne originario della Bretagna settentrionale ha completato un percorso durato quattro anni, da avventuriero globale a provetto e rispettato velista oceanico.

Vendée Globe: Guirec Soudée 23°

Intorno al mondo solo con la gallina Monique

Le precedenti imprese di Soudée lo hanno reso un nome familiare in Francia, navigando intorno al mondo in solitaria per un periodo di cinque anni accompagnato solo da Monique, una gallina delle Isole Canarie. Lungo il percorso è rimasto intrappolato nel ghiaccio artico per 130 giorni sul suo sloop di 9,5 m Yvinec, che prende il nome dall’isola bretone in cui è cresciuto, e a 26 anni è diventato il più giovane skipper a navigare in solitaria nel Passaggio a Nord-Ovest tra il Pacifico e l’Atlantico. Guirec e Monique hanno navigato insieme per oltre 45.0000 miglia, passando per Capo Horn, tornando a casa attraverso i Caraibi.

Per tutte le sue 70.000 miglia marine, incluso il canottaggio in solitaria in entrambe le direzioni attraverso l’Atlantico, Soudée non era mai stato su un IMOCA prima di iniziare la sua sfida quadriennale per affrontare il Vendée Globe. Ha affrontato tutto passo dopo passo, trovando uno sponsor (Freelance.com), una barca (il progetto Farr di Benjamin Dutreux ha reclutato un team con amici che lo hanno sostenuto e ha beneficiato dei consigli di Sébastien Audigane, Roland Jourdain e Corentin Douguet.

Guirec Soudée su un IMOCA

Fin dall’inizio della sua carriera nelle regate IMOCA, Guirec Soudée ha dimostrato rapidamente il suo potenziale, conquistando il 6° posto nella Vendée Arctique – Les Sables d’Olonne nel 2022, nonostante le difficili condizioni verso la fine della gara: una prestazione solida per la sua seconda regata IMOCA in solitaria.

La sua curva di apprendimento veloce ha completato il suo desiderio di imparare e la sua innata determinazione. Ma durante questa gara Soudée ha avuto la sua giusta quota di problemi tecnici: problemi allo spinnaker, J2 e gennaker strappati, problemi ai “lazy jack”, drizze rotte. E così oltre alle sfide della navigazione veloce e competitiva deve affrontare i problemi tecnici. Sale sull’albero, ripara nel pozzetto e si è persino tuffato nelle gelide acque del Sud Atlantico dopo Capo Horn per recuperare una vela che si era impigliata nelle sue appendici.

Ma al di là di tutto, Guirec affronta con successo anche condizioni meteorologiche orribili, come nell’Oceano Indiano, dove deve affrontare raffiche che superano i 70 nodi. È riuscito a resistere nei momenti difficili e a resistere fino al traguardo, realizzando così finalmente il suo obiettivo e vivendo la gioia unica di diventare un finisher del Vendée Globe.

Via | www.vendeeglobe.org

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