Prove di barche – Winning cat – Farr 640

Prove di barche – Winning cat – Farr 640

Marzo 2013 – Di Marco: Il Winning cat o Farr 640, è come dice il nome stesso, un progetto del famoso designer Bruce Farr, quindi come dire… un nome, una garanzia! le caratteristiche peculiari di questa barca sono l’albero rotante e l’armo a cat; il winning cat si riconosce subito: l’albero è spostato “esageratamente” avanti ben oltre la cassa di deriva, non è insartiato ed è imponente: circa 9 metri per 90mm di diametro.

Ha una forma particolare (chi conosce Farr dice che si vede subito la sua firma) un profilo molto basso sull’acqua, e delle sezioni di poppa molto larghe rispetto alla prua. Il pozzetto è enorme, circa 3m x 2 di larghezza, quindi non ci sono problemi di spazio per muoversi e la poppa è rigorosamente aperta.

Gli interni

Tramite un “portello” che si apre sulla piccola tuga si entra facilmente sottocoperta (il portello monoblocco lascia aperta la parte frontale del pozzetto e una porzione di tuga) dove il posto è ridotto all’osso: due panche con cuscino, utili per le penichelle domenicali dopo il picnic, una zona dove poter stivare un wc chimico e molto spazio (open air) per poter infilare vele, dotazioni ecc…

Le penichelle non si adattano ai claustrofobici! manca infatti un osteriggio apribile, è presente solo una piccola manica a vento (insufficiente).

Passiamo alle manovre: in pozzetto troviamo partendo da poppa il timone sollevabile, il paranco della randa, il carello randa. stop! tutto molto semplice, all’apparenza.. sulla tuga invece, trovano rinvio le manovre di regolazione delle vele e del vang.

Le prestazioni

Il piccolo Farr è “semplice” se non avete velleità agonistiche, molto difficile e tecnica se volete “spremerla”.

La barca avendo solo la randa può esser condotta da una sola persona: con una mano si tiene il timone, con l’altra la scotta randa. Se però volete “prestazioni” le cose si complicano: quando cazzate il paranco, l’albero si abbanana e quindi la vela diventa piatta e non rende, si deve quindi mollare un po di scotta e passare a lavorare di carrello, ma essendo il carrello molto lungo, quando lo spostate sopra o sottovento tenderà di nuovo a modificare la tensione della scotta.

Diventa quindi necessario “capire” la barca, e posso dirvi che io ancora non ci sono riuscito a pieno, anche perchè, particolare non trascurabile, il vento questa barca se lo crea, esattamente come accade su un cat…

La barca inoltre soffre molto lo sbandamento, con 15 nodi e 2 di equipaggio non si riesce a tenerla piatta, neppure alle cinghie, diventa necessario prendere una mano. In una regata con 15-18 knot abbiamo avuto un piviere (incredibile) incollato perchè non riuscivamo a tenere la barca piatta, non appena ci siamo riusciti gli siamo letteralmente volati via.

Cos’altro dire: non è il tipo di barca adatta ad uscire quando c’è mare, ci si bagna molto e la navigazione diviene “veramente” impegnativa! Il vento ideale è compreso tra i 10 e i 15 nodi, con questo la barca supera agevolemente la velocità critica ed è facile vedere i 6-7 nodi sul gps. Ricordo ancora con molta emozione i 9.9 toccati al lasco surfando sull’onda con circa 15 nodi di reale.

La mia barca poi è diventata un cantiere di esperimenti: gennaker, drizza rinviata per scaricare l’albero, wang idraulico ecc… Cosa dire, l’esperienza di tirare su un genny di 20mq con 15 nodi e sentir la barca volar via (prima di spezzare il tangone) è unica, ma bisogna fare attenzione, straorzare ed ingavonarsi è un attimo, il gennaker va murato molto fuori dalla prua per non coprire la randa (1,5m) perciò non sono permessi errori.

Ma veniamo ai difetti, o almento, a quello che cambierei:

In primis la costruzione potrebbe esser migliorata, non so le ultime, ma la mia (2003) mi sembra un po troppo “leggera”; personalmente avrei gradito una costruzione un po più robusta, con più resina e un maggior spessore del gelcoat che risulta un po delicato, ma questo si sa, va a discapito della leggerezza e trasportabilità della barca.
Aggiungerei inoltre un osteriggio a prua che oltre a migliorare l’areazione all’interno della barca potrebbe essere usato per calarci il gennaker e sarebbe carino che il cantiere prevedesse un gavone sul fondo del pozzetto (come usa sui monotipi) dove poter mettere il motore quando si naviga a vela, tutto quel posto sotto il pozzetto è davvero sprecato, peccato!

La scheda tecnica e i prezzi del nuovo a valori anno 2013:

Omolagata per 5 pers. in categoria C.
Lunghezza FT mt 6.36
Lunghezza al galleggiamento mt5.58
Larghezza max mt 2.42
Immersione max mt 0.16/1.36
Peso Kg 380
Superfice velica 19 mq
Albero mt 8.975
Zavorra Kg 75
Piano velico: solo Randa (versione base)
Piano velico: Randa e Fiocco (opzionale)
Da Maggio 2007 disponibile anche la versione con albero in carbonio abbattibile

Opzione 1) winning cat con albero in lega leggera 12.000 euro + iva
Opzione 2) winning cat con albero in carbonio 15.000 euro + iva
Opzione 3) winning cat con randa e fiocco 13.500 euro + iva
Opzione 4) winning cat con albero abbattibile in carbonio 15.500euro + iva

Il link al sito del cantiere costruttore: www.centronauticocalasetta.it

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