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Come evitare l’umidità in barca?

Mantenere l’umidità in barca entro tassi accettabili, sopratutto in inverno, quando la barca è utilizzata tra il niente e il poco, è un problema di cui è consapevole qualsiasi diportista.

Come evitare l'umidità in barca?

L’eccesso di umidità produce muffe che a lungo andare, oltre a produrre cattivi odori (che ne sono il sintomo), danneggia i legni, la tappezzeria e gli impianti elettrici, non sono neanche tanto salutari da respirare per le persone.

Come misurare l’umidità in barca

Un livello di umidità ideale auspicabile per le barche è compreso tra il 30% e il 50%. Per misurarla esistono diversi strumenti, chiamati igrometri, da quelli semplici che si possono comprare a pochi Euro in un qualsiasi negozio di elettrodomestici o su Amazon a quelli un po’ più complessi che ci permettono di tenere monitorato il tasso di umidità in barca anche da remoto con lo smartphone collegandoli a una eventuale rete wifi della barca stessa o a quella messa a disposizione dal porto. Anche questi ultimi ormai acquistabili a cifre più che ragionevoli.

umidità in barca igrometro wifi

Gli igrometri wifi consentono inoltre di tenere traccia di altri parametri, come la temperatura, e di avere una rappresentazione grafica dell’andamento di questi stessi parametri nel tempo. È prevista anche la possibilità di ricevere un messaggio di avviso se un parametro supera il livello di guardia.

Come ridurre l’umidità a bordo?

Qui non prenderemo in considerazione i deumidificatori elettrici la cui efficacia è certa e comprovata ma che dovendo necessariamente essere collegati alla colonnina del porto vanno usati solo quando è possibile presidiarli. Per regolamento nella maggior parte dei porti turistici italiani è proprio vietato lasciare la barca attaccata alla colonnina se non è presente una persona a bordo.

  • Il più ovvio di tutti, la ventilazione naturale. Aprire tutto l’apribile e far girare aria. Nel farlo però è preferibile scegliere una giornata di sole e con venti possibilmente settentrionali, che come ogni velista sa sono meno carichi di umidità. Se le previsioni danno sole con bora o tramontana è una buona occasione per organizzare una gita al mare ad aprire la barca. Ci si spettina ma ne vale pena.
  • I sali. I sali costano poco, si comprano in qualsiasi supermercato e fanno tantissimo. Sono igroscopici, assorbono le molecole d’acqua dell’ambiente e quindi l’umidità. È incredibile la quantità di acqua che si trova solo dopo pochi giorni nella vaschetta sotto alla griglia che li contiene.
  • I solarvent. Poco conosciuti e poco utilizzati, sono degli aeratori autonomi che funzionano a energia solare con un mini pannello incorporato. Hanno una batteria a tampone incorporata che gli consente di funzionare anche di notte o nei giorni dove non c’è sole. Hanno una capacità di circolazione di circa 20 metri cubi di aria l’ora. Sono ottimi anche per portare fuori la cappa di caldo in estate. Si trovano nei negozi di nautica online o su amazon tra i 70 e gli 80 Euro.
Aeratore Solare Autonomo Solarvent

Prevenire è meglio che curare

I sali sono nostri amici ma il sale è nemico. Tutto il sale che in qualche modo portiamo in barca poi attirerà umidità. Costumi, asciugamani, cerate o cime bagnati dall’acqua di mare. Una volta evaporata l’acqua lascerà sulle superfici con le quali sono stati a contatto dei cristalli di sale che successivamente attireranno umidità. Se possibile meglio evitare di sedersi in dinette con il costume bagnato o di appoggiare sul divano l’asciugamano.

È opportuno lavare bene tutte le superfici prima della stagione invernale. Se possibile, togliere e portare a casa la biacheria da letto, tutte le cuscinerie e affini. Asciugare bene la sentina e tutti i luoghi nei quali si può accumulare dell’acqua. Svuotare i serbatoi e tutti gli impianti (che in inverno potrebbero ghiacciare e rompersi).

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